Caro Andrea, le tue affermazioni sul futuro, tanto simili a quelle di molti, mi hanno fatto pensare... C'era un certo "non so che" rimastomi in gola. E' diventato chiaro, dopo la lettura di "Di fronte ai classici" (AA.VV., BUR). In Europa, è diffusa una concezione "segmentata" del tempo: a un'epoca, succede un'altra, con interruzione della precedente. Io trovo, invece, che il "tempo" sia qualcosa di fluido. Ciò che chiamiamo "passato" e "futuro" sono due mulinelli del "presente". Così pure, in tecnologia e comunicazione, mezzi diversi possono benissimo convivere, per rispondere a diverse esigenze. Il cartaceo serve a una lettura lenta e meditata; il digitale abbassa i costi e velocizza/allarga la diffusione. Io ho dato alle stampe un libro cartaceo, ma ho caricato "paper" e tesi su Academia.edu, per fare un esempio... Comunque, fa' un po' tu, se ritieni che esista un "futuro" predeterminato... ;)
E' cosa buona e giusta... anche se stai parlando con una tecnosaura... ;)
RispondiEliminaSono un irriducibile amante della carta, ma sono convinto che l'ebook sarà il futuro, perciò tanto vale portarsi avanti ;)
EliminaCaro Andrea, le tue affermazioni sul futuro, tanto simili a quelle di molti, mi hanno fatto pensare... C'era un certo "non so che" rimastomi in gola. E' diventato chiaro, dopo la lettura di "Di fronte ai classici" (AA.VV., BUR). In Europa, è diffusa una concezione "segmentata" del tempo: a un'epoca, succede un'altra, con interruzione della precedente. Io trovo, invece, che il "tempo" sia qualcosa di fluido. Ciò che chiamiamo "passato" e "futuro" sono due mulinelli del "presente". Così pure, in tecnologia e comunicazione, mezzi diversi possono benissimo convivere, per rispondere a diverse esigenze. Il cartaceo serve a una lettura lenta e meditata; il digitale abbassa i costi e velocizza/allarga la diffusione. Io ho dato alle stampe un libro cartaceo, ma ho caricato "paper" e tesi su Academia.edu, per fare un esempio... Comunque, fa' un po' tu, se ritieni che esista un "futuro" predeterminato... ;)
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